Quali sono le risposte del nostro organismo allo stress?

Data: 26/09/2025
Ora: 15:00
Luogo: Siena
Indirizzo: Santa Maria della Scala

“L’esposizione a eventi acuti stressanti attiva l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), un sistema neuroendocrino fondamentale nella risposta allo stress. Il processo ha inizio con il rilascio, da parte dell’ipotalamo, dell’ormone di rilascio della corticotropina (CRH), che a sua volta stimola l’ipofisi a secernere l’ormone adrenocorticotropo (ACHT). Quest’ultimo provoca il rilascio di cortisolo dalla corteccia surrenale nel flusso sanguigno. Il cortisolo è un ormone che svolge un ruolo chiave nella risposta allo stress. Quando siamo sotto stress, le ghiandole surrenali rilasciano cortisolo per preparare il corpo alla reazione “”lotta o fuga””, portando ad un aumento della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e della glicemia. Queste modificazioni fisiologiche forniscono l’energia necessaria per affrontare la situazione stressante. Pertanto, l’aumento dell’attività dell’HPA indotta dallo stress porta ad alterazioni fisiologiche e cognitivo-comportamentali che, nel loro insieme, svolgono una funzione adattiva e aumentano le probabilità di sopravvivenza.
Tuttavia, quando lo stress diventa cronico, i livelli di cortisolo restano elevati per periodi prolungati e possono avere effetti negativi sulla salute, contribuendo a malattie croniche come diabete, malattie cardiache, disturbi del sonno e depressione.
Per sensibilizzare la popolazione generale e in particolare i giovani, sull’importanza di adottare stili di vita equilibrati per una gestione consapevole dello stress, proponiamo:
1) di somministrare un questionario in cui si valutano i livelli di stress;
2) di determinare la reattività allo stress misurando parametri fisiologici (per esempio, pressione sanguigna, glicemia, livelli salivari di cortisolo). Per indurre lo stress acuto, sarà utilizzato il Cold Pressor Test, che permette la rapida attivazione dell’asse HPA. In questo test ai partecipanti verrà chiesto di immergere una mano fino al polso in una bacinella contenente acqua ghiacciata (tipicamente 0-5 °C) per un tempo limitato.

Queste informazioni permetteranno di mettere in relazione i livelli di stress percepiti con parametri fisiologici legati alla salute, contribuendo a sensibilizzare soprattutto i giovani sull’importanza di riconoscere e gestire lo stress, un fenomeno sempre più presente in questo periodo storico.”

Scheggi Simona, Vittoria Borgonetti

Dipartimento di Medicina Molecolare e dello Sviluppo

SDGS: 3 – Salute e benessere, 4 – Istruzione di qualità