“NUOVE STAGIONI”: meditazione e agricoltura sociale nella Tenuta di Suvignano assistite da nuove tecnologie per donne dopo l’intervento chirurgico di asportazione del carcinoma mammario

Data: 27/09/2024
Ora: 15:00
Luogo: Siena
Indirizzo: Santa Maria della Scala

Nella letteratura internazionale il modello cognitivo comportamentale si propone di spiegare la reazione psicologica delle persone di fronte alla diagnosi di una patologia dall’andamento cronico. Il modello è stato recentemente applicato allo studio del vissuto psicologico di donne che ricevono la diagnosi di patologia oncologica mammaria, nella fase successiva all’intervento di asportazione chirurgica. Evidenze scientifiche documentano l’efficacia di percorsi psicologici basati su metodi terapeutici cognitivo comportamentali nel ridurre i sintomi di ansia e depressione, la paura della ricaduta, il rimuginio e l’insonnia, così come nell’incrementare la qualità della vita delle pazienti e dei familiari che affrontano la fase successiva all’intervento chirurgico. Tra i metodi più utilizzati, le tecniche della cosiddetta Mindfulness-based Therapy consistono in esercizi esperienziali guidati di meditazione che aiutano le persone a sospendere il rimuginio o qualsiasi giudizio nei confronti di se stesse, degli altri e del mondo, a sviluppare consapevolezza del presente per sperimentare benessere nelle esperienze di vita. La letteratura suggerisce inoltre che anche l’interazione con ambienti naturali abbia un ruolo protettivo per il benessere psicologico. L’interazione prolungata e ripetuta con ambienti naturali si associa a una riduzione dei livelli di stress, al miglioramento del funzionamento cognitivo, ad un aumento di autostima, ad una riduzione di sintomi ansioso-depressivi, a un miglioramento di parametri immunologici. Il progetto “Nuove Stagioni” valuta un percorso di agricoltura sociale che integra attività agricole di produzione di ortaggi nell’intero ciclo di crescita della pianta, con incontri di gruppo a contenuto psicologico attraverso meditazioni guidate da un professionista, con l’obiettivo di stimolare maggior consapevolezza da parte della donna e dei familiari delle proprie emozioni. L’integrazione tra percorso psicologico e agricoltura sociale è una metodologia innovativa per questa popolazione. Il progetto, che si rivolge a donne maggiorenni con diagnosi di carcinoma mammario e ai loro familiari, prevede la realizzazione nella Tenuta agricola di Suvignano di un orto dove coltivare piante ed erbe aromatiche, grazie alla facilitazione di un tecnico agronomo. In questi ambienti verranno svolti incontri psicologici di gruppo basati sulla meditazione applicata al contatto con la natura. Il progetto si caratterizza per uno spiccato taglio multidisciplinare e nasce dalla collaborazione tra molteplici e variegate competenze professionali afferenti all’Università degli Studi di Siena, all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, alla Tenuta Agricola di Suvignano ed Ente Terre Regionali Toscane, al Comune di Monteroni d’Arbia e all’associazione Serena Onlus. Il percorso integrato si pone come finalità ultima il miglioramento della qualità di vita, la riduzione dell’impatto traumatico della diagnosi e dei livelli di depressione, ansia e stress, il miglioramento del supporto sociale, l’accettazione dell’immagine corporea. Si prevede, infine, anche l’implementazione di un dispositivo digitale per la misurazione di parametri fisiologici che sarà indossato dalle partecipanti e rileverà la risposta di benessere di queste ultime al percorso. Nella presentazione presso l’evento Bright Night saranno esposte le metodologie del progetto attraverso brevi video e slides power point sui metodi della mindfulness e dell’agricoltura sociale, oltre a una dimostrazione dell’utilizzo del dispositivo digitale per la rilevazione dei parametri fisiologici.

SDGS
3 – Salute e benessere
11 -Città e comunità sostenibili
17 – Partnership per gli obiettivi

A cura del
Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e Neuroscienze, Università di Siena
Azienda ospedaliero-universitaria Senese

GRUPPO DI RICERCA  Andrea Pozza1,2, Giulia Mignarri1, Donato Casella1,2, Dafne Rossi3, Ines Ricciato2, Francesca De Marco2, David Baldo1, Andrea Failli1, Stefano Parrino1, Ada Fort1, Valerio Vignoli1, Simone Sabatini4, Giovanni Sordi4, Alessandro Cuomo1,2, Assunta Basile2, Andrea Fagiolini1,2, Antonio Davide Barretta1,2 1 Università degli Studi di Siena, 2 Azienda ospedaliero-universitaria Senese, 3 Associazione Serena Onlus, 4 Ente Terre Regionali Toscane