a cura di Federico Ammirabile, Jonathan Salina, Marco Zolli
Ancora oggi mancano opere organiche sulla filosofia in Italia dal 1945 ai giorni nostri. Questo volume vuole iniziare a colmare questa lacuna con una serie di saggi che si distinguono per la loro originalità e per essere stati prodotti da una nuova generazione di studiose e studiosi che si sono formati in Normale. I contributi delineano una nuova immagine della filosofia italiana, un’immagine che va oltre i confini interpretativi stabiliti dai classici di grandi maestri come Norberto Bobbio ed Eugenio Garin. Fra i temi discussi nel volume: continuità o frattura rispetto alla filosofia idealistica di inizio secolo; il fascismo e il problema della costruzione di una cultura democratica; il nesso tra cultura italiana e cultura europea; il ruolo del e della intellettuale nella società e nella politica.
Federico Ammirabile è stato allievo ordinario in Filosofia alla Scuola Normale, dove è attualmente allievo del corso di dottorato e svolge una ricerca sulla filosofia in Italia nel secondo Novecento
Jonathan Salina si è formato alla Scuola Normale Superiore, presso la quale ha svolto un dottorato di ricerca. I suoi principali ambiti di ricerca, in chiave sia storica che teoretica, sono l’idealismo dell’Ottocento e Novecento (Hegel, Spaventa, Gentile), la fenomenologia tedesca (Husserl, Scheler) e alcuni autori italiani contemporanei (Severino, Sasso). Ha all’attivo la realizzazione di alcune voci per il Dizionario Biografico degli Italiani e due saggi per l’opera Croce e Gentile. La cultura italiana e l’Europa. Tra le altre pubblicazioni, ha realizzato un volume monografico su Giovanni Gentile per la collana «Grandangolo» del «Corriere della Sera».
Marco Zolli è stato allievo ordinario in Filosofia alla Scuola Normale, dove è attualmente allievo del corso di dottorato in Filosofia. Il suo progetto di ricerca si concentra sull’indagine delle teorie razziali nel liberalismo classico. Mira a studiare il modo in cui diverse forme di razzismo dialogano e si innestano con le teorie politiche liberali e a indagare il legame tra concezioni dell’individualità e razzismo, andando a verificare se concezioni “forti” dell’individuo favoriscano l’innesto e la diffusione di strutture di pensiero razziste nelle filosofie politiche prese in considerazione. I suoi interessi riguardano in generale la storia del pensiero politico, teoria democratica, colonialismo e imperialismo.
RIVOLTO A 16+