a cura di Federico Purificato, Manuela Pacillo, Micol Defrancisci, Valerio Purificato
Se la produzione del sapere non è neutra né priva di conseguenze, qual è il ruolo di ricercatori e ricercatrici? Il sapere scientifico e tecnologico è sempre più intrecciato con dispositivi di potere – dall’industria bellica all’economia estrattiva, dai sistemi di sorveglianza digitale alle infrastrutture della disuguaglianza globale – e diventa imprescindibile chiedersi in che misura le pratiche accademiche siano realmente neutrali e se sia possibile sottrarsi a una presa di posizione etica. Questo incontro vorrebbe porsi come un momento di interrogazione e riflessione collettiva attorno al ruolo della ricerca nei contesti di crisi e violenza, alla sua spendibilità sociale e ai dilemmi etici che inevitabilmente solleva. Arricchirà l’evento la lettura pubblica di una selezione di testi poetici tratti dalla raccolta Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza, accompagnata da composizioni musicali originali, scritte per l’occasione da Valerio Purificato.
Federico Purificato è dottorando in Nanoscienze presso la Scuola Normale Superiore e l’Istituto Italiano di Tecnologia. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Ingegneria delle Nanotecnologie e la Laurea Triennale in Ingegneria Clinica presso l’Università La Sapienza di Roma. I suoi interessi di ricerca includono lo sviluppo di nanovettori ibridi e nanomateriali per il trattamento dei carcinomi, con particolare attenzione alla terapia a cattura neutronica del boro, una promettente radioterapia mirata.
Manuela Pacillo ha recentemente terminato il suo dottorato in Storia presso la Scuola Normale Superiore, in cotutela con la Goethe-Universität Frankfurt am Main ed è attualmente Visiting PhD Researcher presso l’Istituto Storico Italo-Germanico di Trento, Fondazione Bruno Kessler (FBK).
Valerio Purificato è compositore, pianista, chitarrista.
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