Pubblicata in due soli numeri di grande formato nel 1976 e nel 1977, con un comitato editoriale che includeva Jannis Kounellis, Fabio Mauri, Maurizio Calvesi, Alberto Boatto, Umberto Silva ed Elisabetta Rasy, la rivista «La Città di Riga» offre una testimonianza preziosa di un momento di passaggio determinante per l’arte italiana, momento sospeso fra gli ultimi esiti dell’Arte povera e gli esordi della Transavanguardia. Il volume colloca la rivista nel contesto di tre epocali crisi d’identità – dell’artista, della critica d’arte e della rivista – e ne affronta e vicende editoriali e i contenuti in modo sistematico, individuandola come snodo decisivo per l’arte e la cultura italiane degli anni Settanta.
Giorgio Di Domenico è assegnista di ricerca SNS, con un progetto dedicato alla collezione del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Già allievo del corso ordinario e di perfezionamento in Normale, ha dedicato la sua ricerca dottorale alla ricezione del Surrealismo in Italia negli anni Sessanta e Settanta. È stato visiting student presso la New York University e research fellow del Center for Italian Modern Art di New York. Ha pubblicato una monografia sulla rivista d’artista degli anni Settanta «La Città di Riga» e saggi su Jannis Kounellis, Alberto Burri, Diego Marcon, sui rapporti tra Burri e Robert Rauschenberg, Salvo, Louis Fratino, Jem Perucchini e sulla ricezione italiana di Dada e del Surrealismo. È tra i contributor del catalogue raisonné di Robert Rauschenberg e scrive regolarmente di arte contemporanea in riviste specializzate. Alla Scuola Normale ha co-curato il ciclo di artist talk Pausa Studio.
RIVOLTO A 16+